L'Italia è Chiellini, festa azzurra a Palermo - I AM CALCIO ITALIA

L'Italia è Chiellini, festa azzurra a Palermo

Chiellini assoluto protagonista
Chiellini assoluto protagonista
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Ieri sera Palermo ha vissuto l'ennesima festa del calcio: in un "Barbera" tutto esaurito è scesa in campo un'Italia con le intenzioni di far dimenticare i Mondiali brasiliani. I precedenti con gli azeri ci hanno sempre dato ragione. L'11 ottobre del 2003 a Reggio Calabria gli azzurri travolsero 4-0 l'avversario di turno di ieri sera con doppietta di Inzaghi e reti di Vieri e Di Vaio in una gara valida per le qualificazioni ad Euro 2004. Ma ieri sera era tutta un'altra storia; con Conte subentrato a Prandelli in panchina, gli azzurri avevano un compito ben più arduo: riconquistare il cuore del proprio pubblico. Se tre indizi fanno una prova, attenderemo la trasferta di Malta per conoscere davvero l'esito della cura Conte. Di certo, abbiamo assistito alla prova di una squadra rigenerata che ha saputo reagire anche al momento più difficile, al 31' della ripresa, quando Chiellini ha superato Buffon dopo un'azione confusa per un'autorete inaspettata.

Il pubblico del "Barbera", che ha fatto registrare il tutto esaurito e che si è rivelato il dodicesimo uomo in campo, ha dato la spinta morale agli azzurri che hanno rimesso a posto le cose con la seconda zuccata di Chiellini che è valsa la vittoria. Del resto, già ad inizio ripresa si era vista quell'Italia poliedrica che ha saputo verticalizzare e disipegnarsi bene in ogni occasione. Gli azzurri avevano trovato la testa di Chiellini anche in una porzione di gara complicata quale sono stati i primi 45'. L'ingresso di Giovinco, peraltro, ha datto propulsione al motore azzurro. L'attaccante juventino ha macinato metri e gioco, capitalizzando la sua strepitosa prova e la supremazia territoriale azzurra con una traversa proprio allo scadere. E' questa la Nazionale che tutti vogliono vedere: Pirlo, con la gara di ieri, raggiunge quota 112 presenze così come Dino Zoff, un record invidiabile che lo destinerà a scrivere un altro capitolo di storia azzurra.

Dal canto loro, gli azeri sono stati schierati da Vogts con n 4-4-2 mascherato che all'occorrenza si sarebbe trasformato in un 4-2-3-1 per far fronte alla corazzata azzurra ed evitare, magari, una probabile goleada che sarebbe potuta maturare in virtù delle numerose occasioni avute da Chiellini e compagni anche in una prima frazione non brillantissima sul piano del gioco. Malta potrebbe segnare davvero un punto di svolta: allontanare ulteriormente il ricordo dei Mondiali brasiliani, da quali siamo tornati anzitempo rispetto alle nostre aspettative e far muovere un passo decisivo verso la Francia che farà gli onori di casa a Euro 2016.

Antonello Pizzimenti