Parte la rivolta della Serie D. E' caos Covid-19

Seregno Calcio

Il Codacons e il Seregno diffidano la Lega Nazionale Dilettanti: al centro della vicenda, le procedure anti-Covid previste dai protocolli vigenti e le modalità di attuazione delle stesse che rischiano di produrre ingenti danni alle società sportive.

“Il calcio dilettantistico è il settore che ha sofferto maggiormente delle restrizioni attuate dal Governo a causa dell’epidemia provocata dal Covid-19. Infatti, al contrario delle squadre di calcio (spesso quotate addirittura in Borsa) che militano nella serie maggiori, nelle serie minori sono presenti piccole squadre di calcio che sopravvivono a stento grazie agli enormi sacrifici non solo dei giovani giocatori ma anche dei loro presidenti – scrive il Codacons nella diffida - Il 10 agosto 2020 la FIGC Italia pubblicava un Protocollo inerente le “Indicazioni generali per la ripresa delle attività del calcio dilettantistico e giovanile”, invitando le società partecipanti a programmare i Test sierologici in anticipo rispetto al momento del raduno/prima gara e comunque non anteriormente a sette giorni precedenti. Appare evidente, dunque, come lo stesso Protocollo della FIGC preveda che gli atleti debbano essere sottoposti a test sierologici non solo prima dell’inizio della stagione calcistica, ma anche prima della prima gara ufficiale di stagione”.

“Ebbene, si rileva che è possibile conoscere i risultati dei test sierologici solo a distanza di due o tre giorni dalla data del prelievo e, dunque, è opportuno - al fine di non alterare l’andamento delle partite anche nel rispetto della professionalità degli stessi calciatori - eseguire i test sierologici non a ridosso della partita in quanto si rischierebbe, come accaduto nel caso della gara che si sarebbe dovuta disputare tra la squadra di calcio Seregno e la Scanzorosciate, di compromettere l’intero campionato a causa dei tempi di attesa dei laboratori di analisi”.

Nel caso dell’incontro rimandato tra le squadre di calcio Seregno Calcio e Scanzorosciate, infatti, i test sierologici si sarebbero dovuti effettuare non a ridosso dell’incontro stesso, ma ben prima. Non solo. Spettava alla Lega Nazionale Dilettanti verificare che la suddetta regola sancita dal Protocollo fosse attuata – afferma il Codacons.

Per tale motivo l’associazione ha diffidato la Lega Nazionale Dilettanti, nella persona del Presidente Cosimo Sibilia e nella persona di responsabile della Serie D Avv. Luigi Barbiero a chiarire le modalità attraverso le quali viene verificato il rispetto del Protocollo emanato dalla FIGC il 10 agosto 2020 e le modalità di decisione sui rinvii delle partite e contestualmente. Ai sensi della Legge n. 241/1990 l’associazione ha chiesto accesso agli atti relativi alla presunta positività di alcuni giocatori della squadra di calcio Scanzorosciate.

La Redazione

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