Coronavirus. Salvemini: "Tre nuovi casi a Lecce. Andamento lineare"

Il consueto aggiornamento del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, in merito all'emergenza Coronavirus in città e in provincia. Queste le sue parole di oggi, 20 aprile 2020:
"L'ultimo aggiornamento del bollettino epidemiologico ci parla di 8 casi in Provincia e di questi 3 sono nella nostra città, sono numeri ordinari e fisiologici come confermato dal professor Lopalco, ormai c'è un andamento di progressione lineare molto lento che non induce a modificare uno stato d'animo di prudenza, ma anche di soddisfazione. D'altronde anche i posti occupati di terapia intensiva che restano fermi al 18% quindi significa che solo una quota molto marginale dei pazienti positivi ha necessità di un ricovero con particolari gravità. Molti, infatti, possono affrontare il percorso di cura e terapia in isolamento domiciliare. Il dato nazionale è di conforto in quanto c'è una diminuzione del numero di decessi e di ricoveri. Ogni qual volta si annuncia un giusto momento di soddisfazione bisogna poi accompagnarlo ad un richiamo alla prudenza, come tutti ci dicono siamo ancora dentro la gestione di un'emergenza che stiamo affrontando con grande senso di responsabilità stando a casa. Non possiamo dichiararci fuori dal pericolo.
Chiaramente continuano i controlli delle Forze di Polizia, avete visto in altre parti d'Italia strade o piccole piazze con assembramenti impropri e sono immagini che la nostra città non trasferiscono più ormai da tempo grazie a tutti voi, ieri fermate per controllo 104 persone e 5 di loro sono state sanzionate per i soliti motivi(spostamenti impropri). I droni sulle coste hanno rilevato una situazione assolutamente tranquilla. Controllate anche le attività commerciali aperte e tutto era assolutamente in regola. Il servizio garantito dalla Protezione Civile ha garantito ieri come sempre consegne di farmaci e di spesa alimentari. Confermo quanto detto ieri: abbiamo fin'ora aiutato 2.500 nuclei famigliari, intanto stiamo terminando l'esame delle ultime pratiche rimaste per la consegna dei buoni spesa.
Tra di noi c'è un po' di disorientamento perché non sempre epidemiologi e virologi sono d'accordo, ma è anche vero che siamo di fronte ad un virus sconosciuto e anche al Scienza ha bisogno di lavorare di fronte ad un'emergenza alla quale nessuno era preparato. Dobbiamo iniziare anche a prendere atto che viviamo in un tempo nel quale potremo conoscere anche altri virus, la storia dell'umanità è segnata da tante malattie che pian piano abbiamo conosciuto, tanto che ci si vaccina proprio per non far ritornare quelle malattie. Ieri al professor Lopalco è stato chiesto in merito alla Fase 2 e lui è stato molto chiaro nella precisazione che il rientro alla normalità sarà graduale, la fase due non è la fine della fase uno, ma sarà un adeguamento della stessa e quindi dobbiamo già da oggi cominciare a capire che non passeremo da "io resto a casa" a "io faccio quello che voglio". Ci saranno delle nuove linee guida che ci verranno trasferite dalle istituzioni scientifiche e che dovranno garantire la tutela della salute pubblica e ripresa dell'attività economica e sociale. Noi dobbiamo garantite alle nostre comunità di restare in piedi proprio dal punto di vista economico.