Coronavirus. Salvemini: "Nessun nuovo caso. I parchi restano chiusi"

Il consueto aggiornamento del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, in merito all'emergenza Coronavirus in città e in provincia. Queste le sue parole di oggi, 1 maggio 2020:
Oggi giornata di festa, ma naturalmente nessuno va in vacanza e devo dire che anche oggi tutti i cittadini stanno rimanendo a casa anche oggi data anche la vigenza del decreto che scade domenica. Partiamo dal bollettino: per la Provincia 3 nuovi casi positivi per un totale di 487, nessun nuovo caso positivo nella città di Lecce che resta ferma a 76. Sono nelle condizioni oggi di trasferirvi anche un dato nuovo: gli attuali positivi sono 59. In un quadro che tiene conto dell'incremento dei casi nell'ultima settimana e del totale casi sulla popolazione: la nostra provincia è in una fascia positiva. L'osservanza di tutti i protocolli sta dando i suoi frutti e l'andamento positivo fa sembrare eccessive le restrizioni che ci saranno comunque dal 4 maggio in poi. Dopo il 17 di maggio probabilmente dovremo aspettarci delle differenze tra regioni nelle riaperture.
L'attività di controllo resta importante in questa fase, le forze di Polizia sul territorio sono principalmente impegnate per verificare la legittimità degli spostamenti: ieri controllate 107 persone e sono state elevate 5 sanzioni, in particolare c'era una partitella di calcetto in uno spazio condominiale. Purtroppo questa è una di quelle situazioni che non ci possono essere ed è evidente che l'intervento è dovuto ad una segnalazione ricevuta. Controllate 39 attività commerciali e non è stata riscontrata alcune anomalia. Devo condividere però con tutti i cittadini una raccomandazione: mi raccomando sono fondamentali le misure di distanziamento fisico all'interno dei luoghi chiusi, gli ingressi devono essere contingentati. Come vi ho anticipato da lunedì modificheremo la modalità di controllo, saremo principalmente impegnati nell'evitare che ci siano situazioni di assembramento, quindi meno controlli su singole persone e molto più rigore nel determinare che non vi siano situazioni in cui più persone condividono lo stesso spazio.
Attivo come sempre il servizio della Protezione Civile, ieri consegnati 32 farmaci, 12 spese alimentari, 105 buoni spesa, inoltre sono state consegnate anche le mascherine a quei cittadini che non risultavano nelle liste di esenzione. Voglio dire anche che le persone non devono avere vergogna a chiedere aiuto, non è una colpa essere in difficoltà in questo periodo, quindi chiamateci perché noi per quello che possiamo siamo qui per aiutarvi con buoni spesa o con i pacchi alimentari. Un'altra raccomandazione importante per quanto riguarda le mascherine: come sapete il decreto che entra in vigore da lunedì dedica un passaggio importante all'uso delle stesse precisando che sono obbligatorie nei mezzi di trasporto e in tutte le situazioni in cui non possano essere mantenute le distanze di sicurezza. Tutte le indicazioni scientifiche convergono sull'importanza dell'uso delle mascherine nei luoghi chiusi quindi è importante indossarla, anche nei luoghi aperti quando non ci sono possibilità della distanza di almeno 1 metro. Camminare da soli per strada in una città largamente deserta non impone l'uso della mascherina, essere soli in macchina o in un ufficio non impone l'utilizzo della stessa. E' importante quindi quando andiamo a fare la spesa indossarla perché è l'unico strumento per proteggerci e quindi rivolgo a tutti voi questa raccomandazione: per chi ha l'esenzione ne abbiamo ancora 15.000 a disposizione, poi ci sono quelli che possono acquistarla ed è importante che lo facciano.
Oggi è la festa dei lavoratori anche se oggi lo è del lavoro sospeso, perduto, del lavoro minacciato o a rischio, il mio pensiero va a tutti coloro che stanno vivendo con grande sofferenza e preoccupazione questo tempo: i commercianti, gli artigiani, lavoratori occasionali, ma la tipologia dei profili di chi è travolto da questa emergenza è ampissima. Oggi come sindaco della città sento di mandare questo pensiero di vicinanza e di solidarietà, di empatia, ci rendiamo conto di quanto sia oggi per voi una data che induce a tante riflessioni e valutazioni. Sappiate però che non siete soli dal punto di vista dei rapporti, l'Istituzione c'è ed è qui per servire tutta la comunità. Ci stiamo adoperando in ogni modo per lenire le situazioni di disagio. Siamo alla vigilia di un fine settimana che ci porterà al lunedì nel quale 4,5 milioni di italiani potranno tornare a lavoro, ma quel giorno ancora troppi non potranno alzare la propria saracinesca, illuminare con le proprie insegna la città e il mio pensiero va principalmente a loro.
Da ieri il cimitero ha ripreso a funzionare e ha riaperto i propri cancelli, devo ringraziarvi perché c'è stata responsabilità da parte vostra, ieri siamo riusciti a garantire un'affluenza ordinata e controllata. Mi chiedete quando riapriremo i parchi in città, non riapriranno da lunedì perché c'è bisogno di capire come la situazione si modifica e soprattutto perché dobbiamo trovare le condizioni per poterli frequentare nella massima sicurezza. Dobbiamo essere prudenti, ma stiamo lavorando ad una piattaforma per una prenotazione preventiva per fasce orarie, stiamo studiando gli orari, stiamo organizzando le risorse umane che bisognerà garantire per gli accessi controllati, per la verifica di non assembramenti all'interno degli stessi. C'è una situazione che resta non chiarita e non per mia responsabilità e riguarda i mercati su area pubblica come ad esempio quelli in Piazza Libertini o in Via Bari: vediamo se e come ci consentiranno di poterli riaprire, il nuovo decreto purtroppo non fa chiarezza se si potrà o meno autorizzarli.
Dal 4 di maggio noi dovremo vivere la nostra vita sociale e professionale accompagnati da un profondo senso di responsabilità individuale perché l'attività di controllo della polizia non può garantire che non ci siano nuovi contagi, noi stiamo decidendo di entrare in una fase di rischio calcolato perché ad oggi solo il 5% della popolazione italiana ha incontrato il virus quindi vuol dire che il 95% è terreno fertile per il virus, quindi rientrare alla vita professionale e sociale ci espone ad un rischio e come possiamo abbassarlo? Rispettando le regole che ci vengono date: igiene personale, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, distanziamento sociale ed evitando le situazioni di assembramento. Ognuno di noi ha una grande responsabilità perché con il nostro comportamento aiutiamo tutti gli altri.