Benevento. Luci e ombre nelle prime due giornate di campionato

La partita contro il Parma, persa malamente al 97' con un gol di Mihaila frutto di una topica della difesa giallorossa, ha consegnato a mister Caserta e alla società giallorossa diverse riflessioni che si aggiungono a quelle fatte dopo la vittoria per 4-3 sull'Alessandria arrivata alla prima di campionato.
Sotto il punto di vista del gioco, il Benevento non ha affatto demeritato, anzi ha saputo tenere testa al Parma dominando anche sul terreno di gioco per sprazzi di partita. Dal punto di vista difensivo, invece, mister Caserta avrà moltissimo da lavorare nelle due settimane di sosta dovute alla pausa per le nazionali: 4 reti subite in due gare sono molto di più che un semplice campanello d'allarme. Il tecnico calabrese dovrà far anzitutto capire ai suoi ragazzi che le partite non durano solo 90' ma che anche nel recupero si può subire un gol, come quello preso a Parma, che vanifica gli sforzi di una intera gara; dovrà velocizzare i meccanismi di un reparto che non fa della velocità la sua miglior caratteristica e dovrà spiegare a Foulon che il suo fallimento in Serie A è dovuto alla sua pessima propensione a difendere spiegandogli che i terzini non fanno solo la fase d'attacco altrimenti sarebbero ali.
In mediana Calò si sta dimostrando abile "maestro d'orchestra": ovviamente certe geometrie dovranno essere maggiormente "oleate" ma siamo solo alla seconda giornata e ciò può starci. Sotto questo aspetto si attende anche il pieno recupero di Acampora che, con la sua esperienza e la sua forza, sarà certamente un valido aiuto nella zona nevralgica del campo. Ionita conferma di essere un calciatore valido mettendo al servizio della squadra la sua fisicità, le sue incursioni offensive, in special modo sui calci piazzati, e la sua esperienza. Non ha bisogno di considerazioni Improta che, come sempre, ha dato il massimo nelle prime due uscite di campionato: per il tuttocampista napoletano non fa molta differenza giocare sulla fascia o da mezzala, l'impegno garantito è sempre al 100%.
Arriviamo all'attacco. Va detta anzitutto una cosa: il giudizio pieno sull'attacco giallorosso potrà esser dato allorquando Lapadula raggiungerà uno stato di forma che gli permetta di giocare 90'. In assenza dell'italo-peruviano, il reparto avanzato della Strega è stato "fumoso": ha prodotto molto poco nonostante le occasioni create. Ricordiamo che anche contro l'Alessandria, a fronte delle 4 reti siglate, solo una veniva dai piedi di un attaccante: quella di Roberto Insigne. Peggio è andata contro il Parma: Moncini è stato evanescente se non addirittura dannoso; Sau, dal canto suo, ci ha messo tanta buona volontà dando anche una mano in fase di ripiegamento ma in quella offensiva si è visto poco o nulla.
Quindi, come detto anche da mister Caserta nei primi due post-partita di campionato, c'è ancora tanto da lavorare per il Benevento ma, almeno, la via pare essere stata tracciata. Inoltre, mancano circa 6 ore alla chiusura del calciomercato e non è escluso che anche da lì possa a arrivare un aiuto l'allenatore giallorosso e la sua rosa.