RG Ticino, sistemati i tasselli mister e Ds

Seconda possibilità in Serie D per l'RG Ticino che questa volta arriva nella massima categoria dei Dilettanti con maggior consapevolezza delle proprie possibilità e con la voglia di chi questa volta vuole provare a mettere radici nella nuova realtà, trovando una dimensione che vada oltre quella ormai assodata della propria regione.
Per costruire una squadra, come una casa, si parte sempre dalle fondamenta ed era necessario per il Presidente Guido Presta chiamare la persona giusta a guidare una rosa che andrà passo dopo passo costruita ma che si facesse anche carico di assumersi l'onere della successione di Civeriati, tecnico che dalle parti di Romentino ha saputo vincere e farsi apprezzare. Un nome nuovo ma che avesse già maturato anche la giusta esperienza per un avventura che parte con molte aspettative come quella verdegranata, un nome che risponde a quello di Filippo Carobbio: classe '79, il neo allenatore dell'RG Ticino vanta un'esperienza di tutto rispetto da giocatore - professione costruttore di gioco - che gli ha permesso di arrivare anche alla Serie A con la Reggina con poco più di una trentina di presenze tra il 2005 e il 2007; poi tanta B con Pistoiese, Albinoleffe, Genoa, Grosseto e Siena oltre a piazze importanti che rispondono ai nomi di Avellino, Varese e La Spezia. La chiusura in Serie D al Ciliverghe è stato il trampolino di lancio per cominciare la carriera da allenatore che prosegue con il triennio al Brusaporto prima della chiamata della compagine novarese.
"Sono molto entusiasta - dice Carobbio nel giorno dell'annuncio del suo accordo con l'RG Ticino - di arrivare in una società ambiziosa e che ha voglia di fare bene, devo ringraziare il Presidente Guido Presta. Non vedo l'ora di cominciare". Con Carobbio da Brusaporto anche Matteo Longhi, che sarà il secondo del tecnico bergamasco come già successo nella formazione lombarda.
Sistemata la casella dell'allenatore, bisognava mettere mano anche alla successione di Ersid Pllumbaj, allontanato dopo la brutta storia di riciclaggio che ha investito l'ormai ex Direttore Sportivo dell'RG Ticino costretto per questo agli arresti domiciliari; era anche fresca la riconferma di Pllumbaj - come quelle di Franco Caressa nel ruolo di Direttore Generale e Mauro Turino nelle vesti di direttore dell'area tecnica - che già bisognava pensare ad un nome nuovo da inserire nei quadri dirigenziali ticinesi. E la scelta è ricaduta su di un uomo che conosce bene l'ambiente verdegranata per averlo già vissuto nel recente passato come Alessandro Bratto, tornato a Romentino per chiudere un cerchio dopo la chiusura del rapporto all'indomani della prima retrocessione - dolorosa - dalla Serie D: "Sono veramente contento, ho delle belle sensazioni perché qui mi sento a casa. Avevo un conto in sospeso, devo ringraziare la società e il Presidente Presta che mi hanno dato la possibilità di tornare e spero di ripagare la fiducia che mi è stata data".
Dopo l'RG Ticino Bratto ha continuato a lavorare in Serie D, acquisendo esperienza e conoscenze in un ruolo cominciato proprio a Romentino all'indomani della decisione di smettere con il calcio giocato. L'ultima esperienza con la Castanese non è stata positiva perché ancora una volta terminata con una retrocessione ai playout - proprio come successo a Romentino nella sfida al Fossano - ma è tempo di riannodare una storia che proprio in terra novarese potrà portare a tutti le soddisfazioni che questa società in continua crescita merita di cogliere.