Zoom: Andrea Antonucci

Oggi diamo spazio ad Andrea Antonucci, giocatore tesserato con l’Audace Boschese, ma fermo ai box, ormai da tempo, per grossi problemi ad una caviglia. Ringraziando Andrea per la grande disponibilità gli auguriamo di poter tornare presto a calcare i campi della nostra provincia.
-Età?
25.
-A che età hai iniziato a giocare?
Dodici anni.
-Idolo?
Kakà.
-Squadra del cuore?
Milan.
-Ruolo?
Terzino sinistro.
-Squadra in cui sei cresciuto?
Don Bosco ed Acqui.
-Sport preferito oltre al calcio?
Pallavolo.
-Pregio?
Generosità e determinazione.
-Difetto?
La poca continuità a causa degli infortuni.
-Persona a cui devi di più nel mondo del calcio?
Sicuramente a mio padre ed a mister Massimo Robiglio.
-Ricordo migliore della tua carriera?
L’esordio con la maglia dell’Acqui nel campionato di Eccellenza e la vittoria dei playoff di Promozione con il Libarna, anno stupendo, grande gruppo.
-Gol più bello?
Nella Juniores dell’Acqui contro l’Asti: dopo aver percorso, palla al piede, 50 metri circa ho tirato da fuori area mettendola a fil di palo, il classico tiro della domenica (ride, ndr).
-Giocatore più forte con o contro cui hai giocato?
Senza dubbio Matteo Mossetti, grande qualità.
-Cosa ti senti di dire ai tuoi compagni?
Spero con tutto il cuore che possano raggiungere, in qualche modo, la salvezza. A Bosco ho passato cinque anni stupendi, gruppi così ce ne sono pochi. In bocca al lupo “baracconi”!
-Sogno nel cassetto?
Poter riprendere a giocare senza il dolore che mi perseguita da tempo e, in futuro, diventare un buon allenatore.